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Le barche e i capibarca

LE BARCHE

Navigheremo su barche adatte alla navigazione nelle acque bretoni.

Un Pogo 36 del 2023. Questa barca è una evoluzione dell'8.50, basato su uno dei migliori Mini 6.50, il Pogo 2, e si può dire sia la versione da crociera del più noto Class40 Pogo 40. Studiata per regate transoceaniche in solitario o in due, solido e spartano, regala prestazioni non comuni soprattutto alle andature portanti.

Aggiornamento del 14/03/2024: A causa di problemi logistici del charter bretone l'RM 12.70 che avevamo scelto non può essere confermato in modo sicuro per il periodo della navigazione. Abbiamo perciò optato per due RM 9.70, un modello Biquille e un modello Racing. Non è però un ripiego, perché, al di là del fatto di avere due cabine e non tre, il 9.70 non ha nulla a che invidiare al 12.70, anzi: è più performante e sportivo del 12 ed è quantomai adatto alla navigazione nelle acque bretoni. 

Il 9.70 è disegnato - come tutte le altre barche del cantiere  francese Fora Marine - da Marc Lombard che è specializzato in barche d’altura come, appunto, sono gli RM. Come gli altri modelli, anche il 9.70 è realizzato in compensato marino impregnato in epossidica. 

La versione Biquille ha un pescaggio più basso ma rimane performante grazie alle chiglie asimmetriche con bulbo. Inoltre, l’ancoraggio diventa facile e stabile. Il RM 970 ha vinto il titolo di “European Yacht of the Year: Family Cruiser” nel 2017. Nelle immagini della galleria trovate anche la scheda tecnica.

I CAPIBARCA

in ordine alfabetico

Alessandro Politi

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Ha frequentato Caprera dal 1981 prima come allievo, poi come Istruttore , CB2, CB3, CBA e Formatore.
Ha all’attivo navigazioni in Atlantico (ARC 87), Pacifico (Europa 92), Indiano (Europa 94) in regata, per almeno 10.000 miglia nautiche ed altrettante in Mediterraneo in crociera ed un passaggio/pellegrinaggio a Capo Horn (foto).

Con AIVA ha navigato come CB e Capo Flottiglia alle Incoronate, Quarnaro, Sporadi settentrionali, Ionie del Sud, Dodecaneso, Eolie e Sicilia orientale (dove poi è diventato stanziale, tanto gli è piaciuta...).

La sua esperienza in Bretagna è legata ad una ESA Cup con il CVC a Concarneau organizzata dai Glenans e ad una navigazione nel golfo di Guascogna, partendo da La Rochelle sino al NW della Spagna. Per una decina di anni ha regatato in ORC come timoniere del suo Melges 24.

Davide De Biaggi

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Appassionato di mare da sempre, ecco come si presenta: "In barca ho cominciato da ragazzo con le derive, poi Caprera e il passaggio ai cabinati, poi i Glénans, poi la mia prima barca Atlantis...
Ho percorso migliaia di miglia in diversi mari, ma continuo ad avere voglia di navigare, di giocare con il vento e le onde."

Aggiungiamo che Davide è un apprezzato istruttore presso il CVC dove è Capo barca 4° livello cabinati.

Francesco Guidetti

Inizia da ragazzino come autodidatta, quindi frequenta tutti i corsi del CVC per poi diventare istruttre Glénans dal 2013. A partire dai primi anni 2000 si impegna come Capobarca per AIVA CVC con i Tiki e il campeggio nautico prima, i cabinati poi. Nel 2009 fonda la delegazione AIVA CVC VenetiA Vela. Innamorato della Bretagna, ha avuto modo di esplorarla più volte, sia a Sud che a Nord.

A partire dal 2012 partecipa alle regate qualificative per la MiniTransat del campionato italiano Mini 650 ottenendo due podii e un primo posto nel 2018 al Trofeo Bianchetti insieme ad Alessio Campriani. Nel corso di questa esperienza ha avuto modo di formarsi e fare l'istruttore presso il Centro Italiano Vela d'Altura di Marco Nannini, e navigare insieme a Ambrogio Beccaria, Alberto Riva, Andrea Iacopini e Tommaso Stella.

Negli ultimi anni si è dedicato alle regate d'altura per due in Adriatico conseguendo qualche podio e qualche vittoria. Grazie a questa esperienza ha potuto apprezzare il lato più selvatico della vela, cioè quella fatta di navigazioni avventurose in posti poco frequentati, utilizzando barche essenziali ma sportive e performanti e della quale è un convinto propugnatore.

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Gianluca Marcon

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(Gianluca con sullo sfondo la montagna Kirkjufell, Islanda)

Ha iniziato a navigare a vela da adolescente al Collegio Morosini di Venezia. Successivamente ha continuato con il Centro Velico Caprera per diventare, da vent'anni a questa parte, skipper per AIVA CVC.

Ha quindi navigato in diversi luoghi, in Italia e all'estero, con predilizione per le alte latitudini: Islanda, Norvegia, Svezia, Scozia, Olanda, senza dimenticare le acque della laguna di Venezia, che continua a solcare con la sua barca, e sulla quale ha pubblicato un apprezzato libro: "Venezia in barca, come sopravvivere fra le isole della laguna" (edizioni Mare di Carta).

Massimiliano Marchese

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Ecco come si presenta Max: "In una breve descrizione che dire, quando invece ci sarebbe un "mare" di cose da raccontare? 

La mia esperienza nasce a Caprera, frequento i corsi dei cabinati diventando istruttore itinerante e dei J80. Successivamente, intraprendo il percorso FIV raggiungendo la carica da Istruttore Yacht e 
monotipi. Inizio da subito a dividere il piacere di andare per mare in due fazioni, una è la crociera e l'altra è il mondo regate.
La prima è la navigazione nelle acque di molti paesi che si affacciano sul Mediterraneo e sull'Oceano; l'assaporare il piacere della navigazione, della esplorazione, dei luoghi nuovi, tutto questo è sublime.


L'altra fazione, invece ha creato in me, una vera dipendenza mesmerica. Per molti anni ho partecipato al campionato Italiano Offshore, e ad innumerevoli altre regate offshore e inshore. 

Tantissimo studio e preparazione sono alla base di questo mondo che trovo estremamente affascinante e divertente; mettere a disposizione tutto il bagaglio di conoscenze e sapere per ottimizzare la navigazione, senza tralasciare alcun dettaglio ed essere sempre avanti (strategicamente parlando) su quello che potrebbe accadare, e con le dovute esperienze, porre l'asticella sempre piu in alto per competizioni sempre più ardue.

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